A spasso sul set



A spasso sul set cinematografico



Iniziati i lavori per le riprese del video tratto dall'Antologia Favole Inquiete. La BTV PRODUZIONI dopo una supervisione accurata della location ha montato la strumentazione tecnica e dato il via al primo ciak dello short film che servirà da promozione al lancio del libro. E subito si sono manifestate le prime difficoltà date dall'illuminazione del set, quasi totalmente assente, e dagli spazi angusti degli ambienti che impediscono di muoversi con agilità manovrando le attrezzature previste. L'utilizzo di scale, la schermatura di finestre per evitare sorgenti luminose non richieste in quella determinata scena, piuttosto che l'uso di LED per girare la sequenza più lunga all'interno del corridoio oscurato, sono solo alcuni degli accorgimenti che si sono resi necessari per il D-Day:

Il primo giorno di riprese!



Ciak si gira!!



Inquadrare il soggetto e tarare le macchine è l'operazione più delicata!



Ed ecco la protagonista che si prepara per entrare in scena



Anche per l'attrice protagonista del video arriva un momento di relax dopo ore di pose statiche in attesa del prossimo ciak 


Montare e smontare di continuo per i frequenti spostamenti lungo l'area del set



 Set che si dimostra di una difficoltà estrema!



Memento mori, genesi con un preciso ideale

Il racconto prende vita con il chiaro proposito di sensibilizzare verso una tematica delicata che, pur essendo costante oggetto di cronaca nera, dibattiti televisivi, disegni di legge e quant'altro, non ha ancora visto l'attuazione di strumenti tanto incisivi da limitarne in maniera consistente le tragiche conseguenze. Del resto che siamo ancora distanti da una soluzione sono proprio i freddi numeri a certificarlo sciorinando al termine di ogni anno un autentico bollettino di guerra: secondo l'XI Rapporto Eures sono 110 le donne vittime di femminicidio nella sola penisola italica dal 1 gennaio al 25 dicembre del 2024! Una donna uccisa ogni tre giorni! Cifre che effettivamente sottolineano come il sistema sia ancora da ritenersi insufficiente per garantire protezione efficace a donne sempre più spesso vittime di stalkeraggio, abusi, violenze fino a giungere alla conclusione più tragica e se vogliamo scontata. E la cosa ancora più triste di questo stillicidio è constatare come nella maggior parte dei casi l'autore non sia nemmeno uno sconosciuto ma piuttosto il compagno di una vita, il fidanzato che non ha accettato la separazione, l'amico che ci ha provato e si è visto respinto o addirittura un figlio al quale si è donato la vita stessa. 
Con questi presupposti, fardello assolutamente gravoso, mi sono accostato alla scrittura di quello che doveva essere un racconto thriller dalle sfumature paranormali e andava inserito nell'antologia "Favole Inquiete". Avevo la lucida consapevolezza che avrei dovuto toccare "duro" sull'argomento lasciando un segno di riflessione nel lettore ma nel contempo sognavo una vittima non più passiva, volevo incarnassea nome di tutte le donne, una sorta di ribellione dalla tirannia misogina e maschilista che le ha accompagnate lungo secoli di storia. 
Arriva così il personaggio di Zoe, una ragazza vittima di uno sfruttatore che a soli ventitré anni non ha mai goduto della sua adolescenza, ha subito infinite violenze e venduto il suo corpo per un uomo che credeva di amare. Un giorno Zoe decide di smettere di subire, trova la forza di ribellarsi e dire basta, quando però si presenta per mettere la parola fine ai tanti soprusi, oltre la porta del suo aguzzino trova l'orrore ad aspettarla... 

Nei prossimi post spezzoni video e un'intervista con l'attrice Chiara Serino

2 commenti:

  1. Grazie, una scelta che finora, pur nelle difficoltà affrontate dalla troupe, si sta rivelando vincente per confezionare il prodotto che avevamo in mente. Segui il blog costantemente perché nei prossimi giorni ne vedrai delle belle!!! Un saluto.

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