Cape May Point, Stato del New Jersey. Il faro che si staglia quasi in punta della piccola penisola della baia del Delaware sembra nascondere nel suo passato un fatto di sangue. Salito l'ultimo dei 199 gradini che la separano dalla piattaforma panoramica, Valentine Batchelor vede una ragazza vestita in abiti anni Trenta che si getta dalla balconata del faro e da quel momento si convince che il suo spettro stia cercando di mettersi in contatto con lei per avere giustizia.
Ma la sua ricerca ossessiva per scoprire la verità la avvicinerà passo dopo passo a un orrore profondo con il quale deve misurarsi.
Chi è la ragazza del faro?
E le sue apparizioni improvvise sono davvero una disperata richiesta d'aiuto?
Qualcuno ha scritto la parola "devil" sullo specchio di Valentine... a volte il diavolo è più vicino a noi di quanto possiamo immaginare.
Un immagine A.I. del Lighthouse di Cape May
Come sempre eccovi in anteprima l'Incipit del racconto
Stati Uniti, Costa Atlantica
Cape May Point
Nord-Est del grande estuario del fiume Delaware
«Signora Batchelor… Signora, può dirmi cosa è successo?»
«Io… io…» Monosillabi ripetitivi e intermittenti come respiri.
«E dalle un attimo di tregua, non vedi che è inutile insistere?! In quelle condizioni dubito persino che riesca a pronunciare il suo nome».
«Vuoi provarci tu?»
«Non adesso, ho bisogno di prendere una boccata d’aria.»
«Che c’è, ti senti male?»
«È quest’odore dolciastro di sangue, fa venire il voltastomaco».
«Sì, capisco. In una piccola cittadina come Cape May non vi dev’essere mai capitata roba del genere. E comunque quest’atmosfera leva il fiato anche a me. Togliamoci un momento da qui e andiamo a farci due passi in giardino che rimettiamo a posto le idee».
«Ok, ma lei non voglio che rimanga da sola».
«Il paramedico le sta incollato al culo, non preoccuparti».
«Mi sento più tranquillo se qualcuno dei nostri la sorveglia da vicino, almeno finché non facciamo chiarezza su come sono andati i fatti. Non mi meraviglierei commettesse qualche cazzata».
«E dove vuoi che vada? Ci sono una decina di uomini e cinque autopattuglie dislocate fra casa e giardino».
«Non è la fuga che mi preoccupa. Ma la vedi? In questo momento non sembra una che sta molto bene di testa. Ehi, agente!»
«Ha bisogno, detective?»
«Io e il collega usciamo a dare uno sguardo ai dintorni e iniziamo a fare due domande ai vicini. Piazzati accanto al divano e non perdere d’occhio la donna ma niente manette, per il momento è solo una sospettata, lascia lavorare il personale sanitario e fa attenzione se dovesse parlare, qualunque cosa dica prendi nota e avvisaci subito. Tutto chiaro?»
«Non sono un novellino, detective, so cosa fare in queste circostanze».
Aperta la porta, una brezza salmastra invade i polmoni mentre sui Ray-Ban dei detective Soto e Rojas si specchia il tramonto ottobrino che va a morire nell’oceano. I lampeggianti di autopattuglie e ambulanze rimbalzano sulle ampie vetrate della villetta come uno spettacolo pirotecnico, richiamando la sparuta folla dei vicini che sosta incuriosita lungo il marciapiede.
Uno Chevrolet Express parcheggia accanto alle Ford Interceptor appostate sul vialetto e tre uomini bardati di tute bianche scendono a passo deciso dirigendosi, carichi di attrezzature, verso l’abitazione.
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