La morte della vergine



La morte della vergine

Chi è la donna ritrovata annegata nel Tevere che Caravaggio dipinge nel suo celebre quadro "Morte della Vergine"? Quale tormentato segreto porta nel cuore il pittore nel tentativo estremo di donare vita eterna a quella giovane Madonna dalla veste rossa?... E ancora... È lui stesso il responsabile delle sua morte? Era davvero una meretrice dell'Ortaccio come alcuni critici hanno sostenuto? Portava in grembo un figlio o il ventre rigonfio era solo frutto dell'annegamento?


Uno dei venti racconti di prossima uscita nell'antologia "Favole Inquiete" edita da Rupe Mutevole sarà interamente dedicato al mistero che racchiude uno dei capolavori assoluti dell'arte di Caravaggio, indubbiamente il più grande pittore della sua epoca, artista dalla vita dissoluta e travagliata ma che si è guadagnato un posto di merito nel pantheon della Storia dell'Arte.





Incipit dell'intenso racconto scritto sotto forma di lettera che Caravaggio indirizza a Costanza Colonna Sforza, nobildonna di gran fama all’epoca, e protettrice del Merisi. 
 

 Morte di una vergine


Settimo giorno del mese di giugno, Anno Domini 1605. 


Illustrissima Signora Donna Costanza, 

A Voi questa accorata supplica vergando di mio pugno e con pieno senno la confessione di un orribile segreto che mi tormenta. Non vi nascondo che codesto oscuro vincolo, tenuto finora saldamente in petto, è fonte di costante periglio per la mia stessa esistenza e, nonostante sia trascorso tempo, potrebbe ancora esser cagione della mia dolorosa dipartita per mandato stesso di colui che vi è implicato. È la Vostra protezione che invoco con tutto l’animo, a gran voce e senza vergogna, così come si implora quella di un angelo celeste; ma non pe’ togliermi gravame e ripulirmi coscienza, padroneggio ormai li miei peccati quanto i pennelli stessi e so d’aver perduto ogni pudore fra tornite cosce di cortigiane compiacenti, eccessi di vino, gioco di dadi e smoderata iracondia. Non temete dunque, per nessuno di codesti vizi che lo spirito mio han corrotto oso chiedere perdono se non la Vostra infinita benevolenza. Vi è però limite al quale ogni uomo, fatto di carne e sangue, deve porre alla sua caduta, vi sono turbamento e abiezione che non posson esser tollerati senza proferir parola. E se codeste meschinità son condotte da colui che per diritto divino si ritiene al di sopra d’ogni legge, se è chi indossa vesti sacre, d’oro ricamate e d’incenso profuse, a farne abuso per soddisfare il suo digrado morale, allora, mia buona Signora, non v’è speranza che il termine giustizia possa ottemperare al suo significato. Fate Vostre le mie parole, seppur non son di fine letterato, ascoltate il senso di ciò che vi racconto e datene giudizio così ch’io possa avere in Voi una preziosa confidente oltre a un alleato equanime schierato in onore della verità, prima che questa possa esser messa a tacere.

Ovunque la si guardi la città eterna de’ Papi appare di smisurata magnificenza per l’occhi forestieri, persino vicoli e postriboli di dubbio decoro esalano momenti d’estatico convivio. Ho amato fin da subito quelle mura stratificate da secoli d’impetuosa e immortale arte, tanto quanto le sue strade pietrose, calcate da talenti così puri che del loro estro han germogliato l’urbe. Ho respirato quell’aria piena, corposa, e bramato riprodurre tutti i colori che dal meriggio si accendono di vita scaldando il sangue. L’ho desiderata, posseduta come amante prediletta e di lei nulla mi son negato, nel suo splendore altezzoso mi sono crogiolato senza ritegno. 

Ma troppa grazia riposta in unico luogo non è priva da demoni malevoli.

Al mondo esistono lupi e agnelli, poi vi sono lupi travestiti da agnelli.

Michelangelo, figlio di Fermo da Caravaggio, Voi così mi conoscete e in tal modo la gente m’appella seppur nacqui in Milano il giorno di San Michele Arcangelo.

 


Il ritrovamento del cadavere nelle acque del Tevere.

4 commenti:

  1. Dagli incipit letti, tutti davvero interessanti e molto diversi fra loro, mi hanno incuriosita parecchio, cercherò l'antologia nelle librerie. Quando dovrebbe uscire?

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  2. L'uscita prevista è tra fine marzo e i primi di aprile di quest'anno... siamo davvero prossimi!

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  3. Lo stile in cui è scritto il racconto lo trovo molto bello e azzeccato con il periodo storico. Complimenti, penso che se la qualità è delle storie è questa comprerò l'antologia; mi sembrano anche insolite e varie fra loro a giudicare dai vari post, poi ho letto il romanzo che ha scritto "L'estate delle lumache colorate" e l'ho trovato all'altezza delle aspettative, davvero un buon thriller.

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  4. Grazie dell'apprezzamento, per uno scrittore è sempre importante misurarsi con il giudizio dei lettori e quando è così positivo è davvero una grande gioia che ti ripaga di tutte le ore notturne trascorse al PC. Ho cercato di mettere insieme queste venti storie che compongono l'antologia "Favole inquiete" con un filone conduttore di narrativa thriller, ma spaziando dal giallo al soprannaturale e perfino l'apocalittico, mantenendo ambientazioni, contesti storici e stile di scrittura quanto più possibile verosimili con l'epoca trattata... speriamo di esserci riuscito appieno! Buona lettura.

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