Concorso Streghe Vampiri & Co. 2024 - Antologia Storie di immaginaria realtà Vol.11

 



Storie di immaginaria realtà Vol.11

Uscita l'antologia del concorso Streghe & vampiri 2024 all'interno della quale ha trovato posto il mio racconto di genere "La bambina dal mantello di porpora".


Una miscellanea di venticinque racconti e venticinque liriche, che rappresenta un assaggio del meglio che la quattordicesima edizione del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. ha prodotto a livello lirico e narrativo.


Incipit dal tenebroso monastero, luogo principale della storia, e illustrazione di una scena della misteriosa ragazzina che i monaci si ritrovano alle porte senza immaginare quali saranno le conseguenze dell'averle offerto un riparo.



La bambina dal mantello di porpora


Alta Valle del Kinzig, Foresta Nera settentrionale

Monastero cistercense di Alpirsbach 

A.D. 1392


“Piove da tredici giorni. Uno scrosciare incessante ci conduce dalle laudi del mattino al vespro, finanche a coprire il rumore d’ogni cucchiaio che s’alza in refettorio. E l’umido che prepotente si leva dalla foresta avvolge il monastero sovrastando persino l’odore buono della cera e l’effluvio sacrale dell’incenso alle funzioni. La sala del Capitolo ha riportato danni , così come ci sono infiltrazioni nel dormitorio e nella distilleria; ma preoccupazione più grande desta il piccolo crollo che ha riguardato il Dispensarium . Fratello Waldo e fratello Albrun sono riusciti a porci parziale rimedio in attesa di tempo migliore che ne consenta la completa riparazione. Com’era prevedibile danni tangibili anche all’Orto dei Semplici, dove il raccolto delle piante curative è represso da una triste fanghiglia. Il pozzo nel chiostro è più volte straripato ma l’acqua si è fermata ai portici. A Dio piacendo, la nostra preziosa biblioteca con tutti i manoscritti che tante ore di lavoro hanno richiesto è ben conservata e per il momento non teme questo biblico diluvio. La novità più rilevante riguarda la bambina che fratello Abo ha rinvenuto ai margini del cortile all’ora prima , ignuda, a parte un piccolo manto porpora che la infagottava, e in condizioni pessime. Non sembra essere dotata dell’uso della favella, poiché non ha proferito parola né per proclamare il suo nome né per spiegare quali fatti l’abbiano condotta a noi in simil stato. Non so ancora se attribuire ciò a un trauma oppure a una sua menomazione fisiologica, questo lo verificherò nelle prossime ore, di certo proviene dal vicino villaggio... 





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