Concorso Nero Premio 75^ Edizione

 Concorso Nero Premio 75^ Edizione 

Questa volta si tratta solo di "menzione speciale" per il concorso letterario NeroPremio, indetto dal sito La Tela Nera, che raccoglie racconti fantasticohorrorthriller e tutte le relative sfumature di genere. 

La menzione in questione è andata al racconto "Memento mori" che racchiude la storia di Zoe, una ragazza finita suo malgrado nel giro della prostituzione che compie un tentativo estremo di affrancarsi dal suo sfruttatore e si ritrova catapultata in un finale tanto amaro quanto da brivido. Argomento delicato e alquanto doloroso da trattare in un racconto breve ma quanto mai attuale, violenza e sfruttamento sulle donne sono una piaga sociale che diamo per scontato debba esistere perché la percepiamo attraverso telegiornali, dibattiti televisivi che cercano audience e i freddi numeri annuali riportanti il numero delle vittime... finché non ci colpisce direttamente. 

Educhiamo i nostri figli perché questi numeri non continuino ad essere la vergogna della nostra società futura.     




Classifica finale dell'edizione 75 del NeroPremio

1° classificato - Notte profonda di Riccardo Rossi
2° classificato - Quello che importa di Sara Antoniazzi
3° classificato - Chili di troppo di Lorena Bonavita

Finalista - Lo specchio di A. di Chiara Passilongo
Finalista - La culla tra le stelle di Pietro Grilli
Finalista - La vendetta dei massoni di Alver Metalli

Menzione Speciale - Prossima fermata di Aurora Piaggesi
Menzione Speciale - Il sentiero oscuro della luna di Ugo Quartaroli
Menzione Speciale - Sotto il lampo di Pasquale Salerno
Menzione Speciale - La notte di Valpurga di Giulio Pennacchi
Menzione Speciale - Memento Mori di Massimiliano Serino
Menzione Speciale - L'amanuense felino di Roberto Masini


Breve incipit del racconto

Memento mori

 

Quando il corpo fu rinvenuto, i filari di lampioni accesi su viale delle Rimembranze annunciavano che la piena oscurità non sarebbe tardata.
Era stata una delle sue puttane a trovare il cadavere, poco prima delle ventuno, l’ora in cui avrebbe dovuto prendere servizio nei cinque metri di marciapiede che le davano quotidianamente da vivere. Ogni sera aveva l’obbligo di passare da lui per versargli l’incasso della notte precedente, una formalità affatto banale che mancare anche solo una volta l’era già valsa due costole rotte e uno sfregio su un braccio; il suo bel visetto era merce troppo preziosa per venir rovinata...

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