Il 2025 sta per chiudersi. Un altro anno di parole, di silenzi, di storie che hanno cercato la loro voce. Un anno in cui ho scritto meno di quanto avrei voluto, ma ho pensato più di quanto credevo. E forse è proprio questo che rende la scrittura viva: il tempo che le concediamo anche quando non la tocchiamo.
In questi mesi ho condiviso con voi frammenti, riflessioni, dietro le quinte. Ho parlato di crime e soprannaturale, di personaggi prigionieri negli abissi oscuri delle loro menti, di favole che inquietano. E ogni volta che qualcuno ha letto, commentato, scritto… ho sentito che la storia non era più solo mia. Un anno inquieto. Un anno vivo. Un anno da ricordare.
E mentre l'annata si avvicina al suo epilogo, sento il bisogno di fermarmi un istante e voltarmi indietro.
Non per nostalgia, ma per gratitudine.
Perché questo è stato un anno di storie, di premi, di parole che hanno trovato casa.
E soprattutto, di lettori - voi - che avete reso tutto questo possibile.
Sul blog, 71 articoli pubblicati.
Un mosaico di pensieri, analisi, provocazioni.
Abbiamo trattato thriller e noir, giallo a sfondo storico, horror e paranormale, ci sono stati approfondimenti e curiosità su tutti i generi letterari da brivido e rivelazioni sulle piccole manie che uno scrittore si porta dentro nel suo lavoro.
Ma anche di:
- Femminicidio e violenza sui minori, con riflessioni narrative e sociali
- Solitudine urbana, come tema letterario e come condizione esistenziale
- Tecniche di scrittura immersiva, con esempi pratici e analisi strutturali
- Gotico e noir moderno, tra archetipi, atmosfere e simboli
- Cinema e letteratura, con incursioni nel mondo visivo e narrativo
- Consigli di lettura, per chi cerca storie che lasciano il segno
🌍 E mentre scrivevo, voi leggevate.
Da Milano a Singapore, da New York a Hong Kong, dalla Nigeria al Giappone.
47.331 contatti da ogni angolo del mondo che parlano di una piccola comunità inquieta, curiosa, viva.
Grazie. Di cuore.
🏆 2025 è stato anche l’anno dei riconoscimenti.
Un anno in cui le mie “FAVOLE INQUIETE” hanno trovato voce e spazio in voi lettori e grandi riconoscimenti nella critica che ha celebrato il libro. Ma in questi dodici mesi non mi sono fermato a questa antologia. Ecco il percorso completo che ha accompagnato il mio 2025 letterario :
- Giugno: Finalista al Torneo Io Scrittore con L’Uomo che uccise Jack the Ripper
- Settembre: Finalista al Voghera Film Festival con l’antologia Favole Inquiete
- Ottobre: Vincitore del Premio Argentario 2025 e Premio Caravaggio con Favole Inquiete
- Ottobre: Menzione d’Onore al concorso FIMA con La bellezza vale una vita
- Novembre: Primo premio al Mondo Scrittura 2025 con il racconto lungo Ossimoro
- Novembre: Terzo premio a Il Vento dei Calanchi con Anime disconnesse
- Novembre: Finalista a Trezzano Noir con il racconto Asperger
Ogni racconto è stato un frammento di me.
Ogni premio, un segnale che la voce che porto - inquieta, stratificata, lirica - ha trovato ascolto.
🔮 E ora si guarda avanti. Al 2026.
Tre progetti. Tre anime. Tre viaggi nell’oscurità:
LA CRISALIDE E LA LAMA
Un thriller storico ambientato nel 1910, tra le ombre del Voodoo haitiano e le cicatrici della frontiera americana. Il protagonista, Theo Natholis, è uno scrittore spiantato in cerca di una verità che possa dare senso alla sua esistenza. La troverà, forse, in una drammatica intervista con un vecchio marinaio, Aaron Rosebud, che porta dentro di sé il peso di una catena di omicidi iniziata a Whitechapel e terminata, in modo sorprendente, nella cittadina di Reno. È una storia di ossessione, di fallimento, di redenzione. Ma soprattutto, è una storia che cerca di rispondere a una domanda che non smette mai di inquietarci: Chi era davvero Jack the Ripper? E cosa resta di noi, quando smettiamo di inseguire il mito e ci troviamo davanti la carne viva della verità?
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| Anteprima della cover |
FAVOLE INQUIETE Volume 2
Storie di ombre, memoria e redenzione.
Dopo il successo del primo volume, ritorna l’antologia con nuovi racconti premiati. In questo secondo volume ho scelto di proseguire il cammino iniziato con la raccolta premiata all’Argentario, esplorando ancora una volta il lato oscuro della realtà, le crepe dell’animo umano, le tensioni che si annidano sotto la superficie delle cose.
Ogni racconto è nato da una serie di domande che non hanno risposta semplice: cosa siamo disposti a fare per proteggere chi amiamo? Cosa resta di noi quando la bellezza, la giustizia o la verità vengono minacciate?
I toni sono quelli del thriller, del noir, della narrazione storica. Ma il cuore è sempre umano: solitudine, memoria, ossessione, redenzione.
Queste favole inquietano perché ci somigliano. Perché parlano di noi, anche quando non vorremmo ascoltarle.
LE S T A N Z E DI P E N N Y
Un Natale a tinte Noir
Milano, dicembre 2021. Le luci di Natale si accendono. Una ragazza viene trovata in fin di vita nel parco di una palazzina neoclassica. Ha il volto sfregiato, una ferita d’arma da fuoco e nessun documento. Solo una catenina d’oro con le lettere H&S.
Da qui prende forma Le Stanze di Penny, il mio prossimo romanzo in uscita nel 2026: un giallo noir metropolitano che attraversa l’alta moda, la prostituzione minorile e il peso della memoria.
Roberto Gallesi, chirurgo del Niguarda, e il maresciallo dei carabinieri Donati si ritrovano coinvolti in un’indagine che non risparmia nessuno. Dietro le passerelle, i festini, la droga, si nasconde una verità che non salva nessuno.
Un medico, un poliziotto, una puttana: tre vite immerse in un limbo di solitudine che per 15 giorni si sfiorano e si intersecano in una sciarada, fino a scoprire che persino chi voleva giustizia porta dentro di sé una zona d’ombra di cui non può andare fiero.
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| Anteprima della cover |
🎁 Come vedete, il 2026 sarà un anno di pubblicazioni, di presentazioni, di nuove sfide.
E io spero che voi sarete ancora lì, a leggere, a commentare, a condividere.
Grazie per avermi accompagnato fin qui.
Grazie per ogni lettura, ogni messaggio, ogni silenzio pieno di attenzione.
Buon anno, ovunque siate. Che il 2026 vi porti parole nuove, e silenzi pieni.
“Ogni parola è un passo. Grazie per aver camminato con me tra queste righe.
Ma le storie non finiscono, cambiano voce e interpreti e aspettano solo di essere ascoltate.”






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